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Le più belle frasi tratte dalle canzoni di Carmen Consoli

Carmen Consoli

Vi presentiamo una selezione di frasi tratte dalle canzoni più belle di Carmen Consoli: da Per niente stanca a Confusa e felice.

Considerata una delle voci più belle del panorama musicale italiano, Carmen Consoli ha regalato ai fan canzoni meravigliose. Da Amore di plastica a Quello che sento, passando per Confusa e felice, Blunotte e Besame Giuda: ecco una raccolta di frasi tratte dai suoi brani più belli.

Frasi tratte dalle canzoni di Carmen Consoli

All’anagrafe Carmela Carla Consoli, per tutti è Carmen Consoli, un’artista siciliana con una voce unica. Ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica a soli 14 anni, con la band catanese Moon’s dog party. Il primo grande debutto è arrivato nel 1995, quando ha partecipato a Sanremo Giovani con la canzone Quello che sento, replicando l’anno dopo con Amore di plastica. Da questo momento in poi, la sua carriera è stata un continuo crescendo. Di seguito, vi presentiamo una selezione di frasi tratte dalle canzoni più belle di Carmen Consoli:

  • E non ho fatto altro che sentirmi sbagliata ed ho cambiato tutto di me perché non ero abbastanza ed ho capito soltanto adesso che avevi paura. (Blunotte)
  • Volevo essere più forte di ogni tua perplessità, ma io non posso accontentarmi se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica. (Amore di plastica)
  • Ora che il tempo si è fermato io sto aspettando, sto aspettando. (Questa notte una lucciola illumina la mia finestra)
  • Saremo pronti a celebrare la vittoria e brinderemo lietamente sulle nostre rovine. (Eco di sirene)
  • Spiegami cosa ho tralasciato, è quell’anello mancante la fonte di ogni incertezza? Spiegami cosa mi è sfuggito. (Anello mancante)
  • Non riesco ad avere pazienza. Le mie mani sudano al vento! Quando perdo tempo… (Bonsai)
  • Quella domenica mattina accettavo senza accorgermi un invito al dolore, un tripudio di onde anomale agitava l’orizzonte. Non avevo che me stessa e una ridente imbarcazione. Sopravviverò al tumulto delle tue parole, sopravviverò. (Sud-est)
  • Elettra quale audace acrobazia toccare il cielo con un dito e poi ridiscendere. (Elettra)
  • Ho indossato una faccia nuova, su un vestito da cerimonia ed ho sepolto il desiderio intrepido di averti a fianco. (Guarda l’alba)
  • È il momento di svegliarmi, è tempo di rinascere. Sento addosso le tue mani ed è un caldo richiamo perché è il momento di svegliarmi, di prendermi cura di te, ritorno alla vita. (Orfeo)
  • Certe volte l’importante è vedersi più belli, quanto basta per sentire che il mondo è vicino e non è perfetto. (Non volermi male)
  • Adesso che ho sangue infetto nessuno vorrà più leccare le mie ferite. (Per niente stanca)
  • “D” come dannata ingenua, per quanto tempo ho subito i tuoi raggiri? “D” come dannata ingenua, per quanto tempo hai tramato alle mie spalle? “D” come dannata ingenua, per quanto tempo hai strisciato tra le mie lenzuola? (Besame Giuda)
  • Narciso, parole di burro, nascondono proverbiale egoismo nelle intenzioni. Narciso, sublime apparenza, ricoprimi di eleganti premure e sontuosità ispirami. (Parole di burro)
  • Credi sia una scelta ammirevole fuggire allo sguardo severo e vigile della propria coscienza? (L’eccezione)
  • Perdonami se non traggo beneficio dal dubbio e dai vili silenzi, il passare del tempo concederà saggezza e buon senso. (Mulini a vento)
  • Cristo in croce sembrava più infastidito dalle infamie che dai chiodi. (Maria Catena)
  • L’ignoranza è un non trascurabile complesso d’una voragine, la si può occultare nel silenzio, scansando il pericolo di un mite confronto diretto. (Signor Tentenna)
  • In fondo agli abissi, tra antichi splendori di un mondo sommerso da migliaia di anni, stupidamente ho temuto l’immensa e spietata bellezza, la profondità dei tuoi occhi. (Sorriso di Atlantide)
  • Persino il dolore più atroce si addomestica. (Guarda l’alba)
  • Madre non piangere, ingoia e dimentica le sue mani ingorde tra le mie gambe. Adesso sta in grazia di Dio. (Mio zio)
  • Qualcuno dice che gli elicotteri spaventano gli uccelli, che stiamo diventando indifferenti e senza più sensibilità. (Marie ti amiamo)

Citazioni tratte dai brani di Carmen Consoli

Nel corso della sua carriera, Carmen Consoli ha collaborato con diversi artisti, come: Mario Venuti, La Crus, Irene LaMedica, Paola Turci, Natalie Merchant, Lula, Marco Parente, Nuovi Briganti e Francesca Lago. Di seguito, un’altra selezione di frasi tratte dalle sue canzoni più belle:

  • L’amore tutto si trasforma, l’umore di un sogno col tempo si dimentica. (Guarda l’alba)
  • Ricorda, tu sei quello che non c’è, quando io piango tu sei quello che non sa, quando è il mio compleanno, quando vago nel buio. (Amore di plastica)
  • Sia beninteso, ogni riferimento non è puramente casuale! Non è puramente generico… credimi…. (Puramente casuale)
  • Ho bisogno di stare con te, regalarti le ali di ogni mio pensiero. Oltre le vie chiuse in me, voglio aprire il mio cuore a ciò che è vero. (Quello che sento)
  • Sentivo l’odore mentre sprofondavi tra le sue labbra, pregavi perché non finisse. Mentre ti annientavi tra le sue labbra pregavi che non fosse breve. (Sentivo l’odore)
  • Vittima dell’inganno di questo secolo che rincorre il mito di forme avvenenti e di chirurgia estetica. (Contessa miseria)
  • Hai tempo per l’ultima maledizione o per l’ultima preghiera tra migliaia di scongiuri. (L’ultima preghiera)
  • Magica quiete velata indulgenza dopo l’ingrata tempesta, riprendi fiato e con intenso trasporto celebri un mite e insolito risveglio. (L’ Ultimo bacio)
  • Freddi venti del nord mi raccontano di un novembre inoltrato e nostalgico, posso udirli dal mio nascondiglio, attraverso un sottile spiraglio. (Venti del nord)
  • Sua maestà cerca quiete tra i guanciali di seta, cerca il sonno dei giusti tra marmi preziosi e soffitti affrescati. Cerca un’oasi di pace per l’anima così distante da dimenticare la maniera brutale con cui ha preteso devota obbedienza. (Piccolo Cesare)
  • Le calde notti di agosto talvolta indossano un sorriso esotico di un’ Africa gioiosa ed intensa, violata, abusata, offesa, materna e fiera. (Madre Terra)
  • Eppur si muove, malgrado l’inerzia imposta, il dilagante oscurantismo, la dispotica repressione. (Eppur si muove)
  • Mi sto allontanando da te e, scherzi a parte, è l’ultima romantica rassegnazione. Mi sto allontanando da te, dai piccoli e incantevoli frammenti di dolcezza. (L’ epilogo)
  • Mi piace giocare, sembrarti indecente, parlarti all’orecchio dicendoti niente. In fondo hai intuito che sono bigotta, una suora mancata a una piccola donna. (Bambina impertinente)
  • Distrarsi sembrava piuttosto facile, credevo di sopportare la tua indifferenza, cercando pretesti e rimedi inutili. (Autunno dolciastro)
  • Quale logica o legge di vita potrà mai spiegare la diabolica impresa di quegli uomini eletti? (Un sorso in più)
  • Forse prima o poi perderò l’amore per le piccole cose, l’odore di un novembre che muore. (Novembre ’99)
  • Nessuna marcia nuziale, soltanto il mio tacito requiem e immenso cordoglio. (Fiori d’arancio)
  • Ma è vero che un forte sentire stordisce e che l’istinto soccombe alla ragione. (Uva acerba)

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ultimo aggiornamento: 26 Giugno 2024 19:30

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